Parco Agricolo Sud Milano: nuova gestione e l’analisi di ODAF Milano

A seguito delle modifiche introdotte da Regione Lombardia con la legge regionale di fine 2022, il Parco Agricolo Sud Milano è stato avviato verso una nuova gestione secondo il modello ordinario dei parchi regionali, con il passaggio delle competenze dalla Città Metropolitana a un nuovo ente gestore. Questo passaggio ha aperto una fase di transizione complessa, durante la quale l’operatività del Parco ha subito un rallentamento, con ricadute dirette soprattutto per il comparto agricolo.

ODAF Milano, già impegnato dal 2021 insieme a Casa della Agricoltura nel sostegno ai distretti del cibo e nello sviluppo di una visione rurale innovativa per la Città Metropolitana, ha seguito con attenzione questa evoluzione istituzionale, partecipando a incontri e momenti di confronto con i distretti e con i sindaci incaricati della redazione dello Statuto del nuovo Parco.

Proprio per favorire una partecipazione attiva e consapevole al futuro del Parco, ODAF Milano ha promosso un incontro online lo scorso 24 marzo 2025 rivolto agli iscritti, per raccogliere osservazioni, suggerimenti e proposte in vista delle prossime tappe.

In tale occasione il Consigliere Dottore Forestale Paolo Lassini, ha ripreso il tema del percorso dell’Ente Parco Agricolo Sud Milano, dalle origini a oggi, ricordando il merito di aver salvaguardato il proprio territorio dalla cementificazione, avvenuta viceversa a nord di Milano.

In particolare, Lassini ha richiamato quanto accaduto in merito alla dialettica sull’Ente Gestore, a seguito della sopra menzionata legge regionale del 2022 che abroga la legge istitutiva del Parco e ne ripropone il percorso ordinario di formazione dei parchi regionali (con l’anomalia della nomina diretta del direttore da parte di Regione Lombardia). Attualmente è in corso l’approvazione dello Statuto del Parco da parte di 59 comuni sui 61 membri (mancano le risposte di Milano e Corbetta).

Accogliendo un’esigenza emersa in alcune recenti riunioni in differenti sedi, alle quali ha partecipato anche ODAF Milano, Casa dell’Agricoltura e Legambiente Lombardia hanno promosso un incontro aperto lo scorso 1° aprile 2025.

Sono emersi alcuni contenuti importanti:

  • Viene apprezzato lo sforzo dei 10 sindaci che hanno redatto lo Statuto, ma si evidenzia come, proprio nella premessa, lo Statuto avrebbe dovuto sottolineare l’importanza portante, per lo sviluppo del Parco, delle aziende agricole che gestiscono il territorio.
  • Vengono ricordati, oltre al valore del capitale naturale agricolo, anche i servizi ecosistemici forniti dal territorio e dalle aziende agricole, in particolare quelle multifunzionali. Si fa riferimento, ad esempio, alla sicurezza alimentare (autonomia alimentare di soli 45 giorni della Città Metropolitana), alla gestione delle acque (8.000 km di reticolo irriguo), alla fruizione, ecc.
  • Si evidenzia il contributo delle aziende agricole per il potenziamento del capitale naturale e dei relativi servizi ecosistemici, la centralità dei prodotti alimentari di qualità, delle filiere di prossimità, l’attuazione dei piani di cintura verde di Milano, dei sistemi verdi diffusi, dell’incremento della sostanza organica del suolo (SO), della mobilità dolce e di un incremento significativo dell’occupazione.
  • Si sottolinea l’importanza, nel percorso di attuazione del Parco, della formazione per le aziende agricole, del coinvolgimento di professionalità del territorio e della necessità di nuove figure operative da formare e avviare all’occupazione.
  • In particolare, Origgi comunica il progetto di formazione in atto, al quale aderiscono oltre 40 aziende agricole, legato a un modello agricolo innovativo e virtuoso a cui dovrebbe ispirarsi anche l’Ente Parco.
  • Si ricordano infine le varie opportunità in atto che il Parco dovrebbe cogliere, a sostegno e in accompagnamento allo sviluppo sostenibile delle aziende agricole.

Sarà impegno dell’Ordine fornire aggiornamenti circa gli sviluppi di tale tematica.